Bruciare i grassi

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Dimagrire significa perdere tessuto adiposo, abbiamo detto nel precedente articolo.

Questo è probabilmente uno dei pochissimi parametri sul quale tutti concordano. Lo spiegano i dietologi, lo raccomandano i medici, lo sbandierano finti esperti che scrivono su giornaletti più o meno credibili.

Sono, tuttavia, gli insegnanti di ginnastica, i laureati in scienze motorie che devono avere il compito di spiegarvi come fare. Molti pensano che camminare lentamente porti ad un risultato dimagrante migliore rispetto al camminare velocemente o al correre. “Camminare lentamente ti consente di lavorare su di un ritmo aerobico, unico che utilizza gli acidi grassi come combustibile, nel correre si rischia di accedere alle caratteristiche glicolitiche, accumulare acido lattico e non toccare i grassi”.

Tutto vero tuttavia, come detto nel precedente articolo, nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma. L’alta intensità permette di utilizzare molta più energia rispetto alla bassa, il dispendio calorico che un consumo di ossigeno maggiore procura è superiore, per semplici regole aritmetiche, ad uno inferiore.

Utilizzare gli zuccheri durante l’attività ginnica, permette di avere un costo energetico molto alto e, gli acidi grassi, verranno poi utilizzati a riposo, in quantità molto superiore per ripristinare l’omeostasi.

Stranamente non utilizzare le riserve adipose durante l’attività fisica, o almeno in minima parte, consente risultati dimagranti superiori e contribuisce a mantenere intatta l’ambita “massa magra”.